Dario Fo e Franca Rame, una corte tutta per loro

Dario Fo e Franca Rame, una corte tutta per loro

Si è svolta ieri pomeriggio la cerimonia di intitolazione a Palazzo Mazzolari Mosca

Pesaro – A Palazzo Mazzolari Mosca, uno dei palazzi più belli e imponenti del centro storico, attivo contenitore culturale che accoglie ormai da decenni proposte e attività legate al teatro, si è svolta ieri la cerimonia di intitolazione della corte a Dario Fo e Franca Rame, il premio Nobel e l’attrice simbolo del teatro italiano, una vita intera passata fianco a fianco, dietro le quinte e in scena, tra arte e impegno civile.

Rimandata
Inizialmente prevista per il 24 marzo, nel compleanno di Fo, ma rimandata per l’emergenza sanitaria, l’intitolazione non è casuale visto che nel tempo la corte del palazzo ha ospitato eventi di commedia dell’arte come il Carro dei Comici di Carlo Boso, il Bof o lo spettacolo di maschere balinesi di Lucia Leonardi, ma anche la Gavardiana, rassegna storica del territorio. «Abbiamo pensato fosse il luogo più adatto da dedicare a questi due grandi artisti: – ha sottolineato il vicesindaco e assessore alla Bellezza Daniele Vimini – un luogo che respira cultura, che ha ospitato i corsi di commedia dell’arte, le ultime edizioni del teatro dei burattini, oltre che il luogo delle Gavardiana che omaggi il grandissimo pittore che era Dario Fo. Un luogo che ci è piaciuto da subito dedicare alla loro memoria, dato che entrambi hanno un legame forte con la nostra città e, in particolare, Dario che è stato legato anche al Rossini Opera Festival con mirabili regie intorno agli anni 2000 (Italiana in Algeri e La Gazzetta). Pensiamo che questa sia anche una spinta per il futuro, per fare in modo che questo luogo possa sempre più ospitare momenti teatrali, anche rivolti all’espressione libera di artisti, tema per il quale sia Fo che la Rame si sono battuti per tutta la vita». In presenza del sindaco Matteo Ricci, dell’assessore alla Bellezza Daniele Vimini, di Lorenzo Lugli vicepresidente della Commissione Cultura per il Comune di Pesaro, dell’assessore al commercio Francesca Frenquellucci e di Mattea Fo e Marco Marchetti presidente e consigliere della Fondazione Fo Rame, alle 17 di ieri è stata scoperta la tarda che riporta i nomi dei due artisti.

Si scopre la targa
«Finalmente riusciamo a dare una testimonianza di riconoscenza ad una coppia di grande impegno sociale e cultura. – ha confermato Lorenzo Lugli – Una coppia che spesso ha passeggiato per Pesaro e che mai si è sottratta al dialogo con le persone». Il ricordo di Mattea Fo, nipote di Dario e figlia di Jacopo, nel ringraziare per questa dedica, è andato al periodo in cui Fo stava allestendo le sue opere rossiniane. «Ho ritrovato da poco i disegni di quelle opere, perché Dario invece di scrivere gli appunti, li dipingeva. L’allestimento della Gazzetta me lo ricordo bene: come dimenticare che la discussione per Dario verteva sul fatto che i cantanti d’opera dovessero essere più mobili sul palco perché anche l’opera è teatro. Dario era felice come un bambino, come ogni volta che doveva affrontare una sfida nuova». «Un bellissimo gesto d’amore nei confronti di Dario e Franca – ha aggiunto Marchetti – per lanciare nel tempo la loro vita, il loro pensiero: sono stati portatori di tanti messaggi, ma soprattutto difensori della libertà».

I ricordi
«Ho conosciuto Dario Fo e ho avuto modo di vedere le sue opere al Rof nel mio primo anno d consigliere comunale – ha concluso il sindaco Ricci – Ma è stato emozionante invitarlo a parlare durante la festa dell’unità all’epoca dei fatti di Genova: nella confusione che regnava allora, la sua lucidità e la sua creatività, la sua capacità di approfondimento e di visione del futuro, furono un esempio per tutti noi». La cerimonia si è conclusa con un omaggio dell’attrice Francesca Gabucci ai due protagonisti della cultura nazionale.

Articolo di Elisabetta Marsigli pubblicato su Corriere Adriatico il 4 ottobre 2020.