Dario, parla con Dio. “Proviamo. Ma la conversazione potrebbe farsi rischiosa…” A cinque anni dalla scomparsa di Dario Fo tante le iniziative per ricordarlo, eccone alcune.

Dario, parla con Dio. “Proviamo. Ma la conversazione potrebbe farsi rischiosa…” A cinque anni dalla scomparsa di Dario Fo tante le iniziative per ricordarlo, eccone alcune.

Oggi sono cinque anni che Dario Fo ci ha lasciato, e sono tante le iniziative per ricordarlo, ecco le principali:

– Su Rai5 (canale 23) alle ore 15.50 gli inediti “Villini a sorpresa”
A cinque anni dalla scomparsa, Rai Cultura rende omaggio al premio Nobel Dario Fo con una rappresentazione praticamente inedita: “Villini a sorpresa”, in onda mercoledì 13 ottobre alle 15.50 su Rai5. Girata negli studi della Rai di Milano per il Programma Nazionale nel 1958 – quando la prosa veniva realizzata in diretta o in diretta differita dopo essere stata ripresa in pellicola – “Villini a sorpresa” porta la firma di Frank Launder e Sidney Gilliat e vede, insieme a Dario Fo, altri grandi interpreti delle scene italiane, come Nando Gazzolo ed Elsa Merlini, mentre la regia è di Stefano De Stefani.
La storia di cui Fo è tra i protagonisti vede un venditore porta a porta di aspirapolveri trovarsi suo malgrado coinvolto in un giallo surreale che ha luogo all’interno di un villino in cui l’uomo si è recato per presentare il prodotto a un potenziale cliente.


– Il 14 ottobre esce in libreria POER NANO E ALTRE STORIE edito da Perrone Editore
Con Poer nano, Dario e Jacopo Fo rinnovano la satira, dimostrandosi giullari d’altri tempi, eppure d’avanguardia, che ridanno dignità agli oppressi.

Il premio Nobel Dario Fo, attivista, teatrante, uomo di spettacolo satirico e spregiudicato, è stato un maestro nell’usare quest’arma per denudare e deridere il potere e l’oppressione, servendosi di ogni strumento di scherno, dal frizzo osceno al lazzo dialettale, dallo spettacolo teatrale alla scrittura. In Poer nano, arricchito dalle illustrazioni del figlio Jacopo Fo, artista affine ed erede dello spirito di Dario, i due autori mettono in scena delle storie, sovversive nella loro leggerezza, in cui la religione, il patriottismo, i padroni vengono dileggiati senza remore, mostrati nella loro piccolezza e così sdrammatizzati. Sono le immagini a parlare, in Poer nano, unica e inedita graphic novel firmata da Dario e Jacopo Fo, che si sono uniti per dare alla luce una felice sintesi di testo e illustrazione. Gli operai di una fabbrica che trovano sfogo alle ingiustizie subite prendendosela col manichino del direttore, papa Paolo VI che dirige la grottesca orchestra del potere e delle istituzioni e Caino e Abele che affrontano il loro conflitto fraterno, con tragiche conseguenze.

– E’ appena uscita la nuova edizione dello storico MANUALE MINIMO DELL’ATTORE edito da Guanda Editore, con la prefazione di Giuseppina Manin

Dalle chiacchierate tenute da Dario Fo nel corso di un lungo stage per aspiranti attori all’Università La Sapienza di Roma, registrate e trascritte su idea di Franca Rame, nasce questo Manuale dove la voce del Premio Nobel per la Letteratura ci accompagna attraverso sei giornate di immersione totale nel mondo del teatro.
Giullare affabulatore per eccellenza, Fo inaugura le sue lezioni-spettacolo proprio con la Commedia dell’Arte, quell’universo che lui e Franca conoscono così bene, per sfatarne miti e stereotipi. Con esempi concreti e divagazioni autobiografiche, affronta numerosi temi: il grammelot, le maschere, Arlecchino, il mestiere dell’attore, l’uso della voce, dei gesti, del costume e anche del maquillage. Fino alla chiusura della sesta giornata dove è invece Franca Rame a prendere parola, in un monologo sul ruolo della donna nel comico. Tante anche le domande e le risposte: come abbattere la quarta parete per rendere lo spettatore attivo e partecipe alla narrazione? E come tenere il pubblico incollato alla poltrona senza annoiarlo mai? Quello che l’attore-autore-regista teatrale racconta in questo libro è una vita sul palco, dove tutto è finzione e tutto è verità. Come dice Giuseppina Manin nella sua introduzione, il Manuale minimo dell’attore è «un trattato di storia del teatro, storia della letteratura, storia dell’arte. E di impegno civile. […] Leggerlo o rileggerlo oggi non è consigliato solo ad aspiranti attori ma a ogni aspirante essere umano».


– Il Fatto Quotidiano dedica quattro pagine a Dario Fo facendo intervistare Jacopo Fo da Alessandro Ferrucci. Uscite in edicola domenica 3 ottobre e domenica 10 ottobre.
Trovate già online in chiaro la prima parte a questo link
La seconda la trovate in abbonamento a questo link

– Su Robinson di La Repubblica in edicola sabato 9 ottobre è uscito il servizio di Anna Bandettini “Dario Fo: Benvenuti nella bottega dell’Arte” con le interviste a Jacopo Fo e Carlo Petrini, entrambi soci fondatori della Fondazione Fo Rame.

A cinque anni dalla sua scomparsa, il premio Nobel viene ricordato da allievi e amici:
Jacopo Fo, 66 anni, scrittore, figlio di Dario e Franca Rame: «Le piccole compagnie indipendenti mettono in scena i testi dei miei. Gli assenti sono i grandi teatri nazionali»

Claudio Bisio, 64 anni, attore, conduttore televisivo: «Ho visto nascere Mistero buffo e i suoi leggendari prologhi, e per me il teatro è rimasto quello»

Valentina Lodovini, 43 anni, attrice per cinema, tv e teatro: «Per me i suoi sono classici, vivi nel nostro presente, formidabili per commentare i fatti della nostra storia»

Carlo Petrini, 72 anni, scrittore, fondatore di Slow Food: «Siamo stati amici da subito. Franca archiviava tutto, era maniacale. È un patrimonio enorme»