Franceschini: “Il Museo Fo-Rame si farà, parola di ministro”

Franceschini: “Il Museo Fo-Rame si farà, parola di ministro”

Il titolare della Cultura replica alle accuse del figlio dei due grandi artisti che aveva detto: “Ha preso per i fondelli mio padre e mia madre”

“Il Museo Fo-Rame si farà. L’impegno che avevo preso con Dario Fo sarà rispettato”. Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, dà una risposta ferma, sicura e a stretto giro a Jacopo Fo. Il figlio dei due grandi artisti del teatro, in una intervista a Repubblica, aveva polemizzato con il ministro. “Ha preso per i fondelli mio padre e mia madre – accusava – il museo a loro dedicato non è mai decollato”. Proprio per questo la Fondazione intitolata a Fo-Rame aveva anche lanciato una campagna con gli appelli di personalità della cultura e dello spettacolo. La richiesta era precisa: conservare e far vivere l’immenso materiale dell’archivio del Nobel e di Franca Rame, fotografie, locandine, copioni, scritti ecc… ora a Verona, in parte esposti e in parte ancora imballati negli scatoloni, nella sede dell’archivio di Stato, visitabili solo a richiesta.

Ministro, Jacopo Fo dice che non sono mai stati  fatti investimenti, ragione per cui i materiali nell’archivio di Verona sono lì depositati e basta. Altro che museo.
“Ma certo, quello attuale è un edificio dell’archivio di Stato non è un museo, e sapevamo fin dall’inizio che era una sede provvisoria e che non poteva essere gestita con i tempi e i modi di una sede museale”.

E allora ha ragione Jacopo, il museo non c’è.

“Ma si farà, ripeto è una promessa che manterrò, costi quel che costi. Le risorse ci sono, sono lì stanziate. Ho appena sentito Jacopo Fo al telefono, e già tempo fa era stata proposta alla Fondazione la sede della Dogana Vecchia, sempre a Verona. Mi ha risposto che per lui quel luogo va bene. Dunque è una partenza”.

Ma perché aspettare tutti questi anni?
“L’archivio Dario Fo e Franca Rame è immenso, ha tanti materiali tra cui costumi e scenografie sapevamo da subito che ci voleva un luogo adeguato. Anche perché ci sono materiali ingombranti, scenografie, costumi… Ma ora si farà”

Si può già pensare ai tempi?
“Andranno fatti dei lavori di risistemazione dello spazio della Dogana Vecchia, e se vogliamo farli bene, bisogna già pensare a una idea di museo. So che la Fondazione Fo-Rame ha tante idee, anche di iniziative all’estero, quindi va ben studiato il progetto. Altro problema sarà la questione giuridica, perché i materiali dell’archivio Fo- Rame sono di proprietà degli eredi. Lo Stato mette lo spazio. E bisognerà trovare un accordo anche sulle modalità di gestione del museo stesso. Ma questo è giusto che venga deciso con gli eredi. Prendiamoci dei mesi per risolvere queste questioni”.

A proposito di musei aperti, ministro quando si potrà pensare di riaprirli con i cinema e i teatri?
“Il decreto e lì: quei luoghi si possono riaprire solo nelle regioni gialle. Altre possibilità non ce ne sono. Io sto lavorando con un percorso complicato per poter andare oltre i limiti dei duecento spettatori al chiuso istituendo tamponi, l’uso di mascherine adeguate… La norma c’è, ma per riaprire bisognerà essere in giallo. Io posso ipotizzare che se si va avanti così, in maggio in alcune regioni musei, cinema e teatri riapriranno, ma non me lo faccia dire se no mi accusano di dare date che poi non vengono rispettate”.


Articolo di Anna Bandettini pubblicato su www.Repubblica.it il 7 aprile 2021